COTTAGECORE: L’ETIMOLOGIA DEL NUOVO LIFESTYLE DI TENDENZA
Nell’etimo si nasconde la genesi del movimento culturale che sta riscrivendo gli attuali canoni dell’interior design: cottagecore è la tendenza del momento. Neologismo che affonda le radici nella storia britannica, richiamando con ‘cottage’ le agresti abitazioni tipiche dell’epoca vittoriana e designando nel suffisso ‘core’ la pervasività a trecentosessanta gradi di tale corrente di pensiero. Non sono infatti solo i paradigmi estetici a variare me è il concetto stesso di lifestyle a essere rielaborato, nell’esaltazione di uno spirito rurale, dal ritmo lento e felice, da riscoprire nella moda, nell’arredo e anche nei passatempi.


TRA SOCIAL E PANDEMIA: LE NUOVE GENERAZIONI SOGNANO IL PASSATO
Una rivoluzione pacata e dirompente, che parte dai social e che è trainata dagli aneliti di libertà e ritorno al passato della generazione Z e dei millenials. Una rielaborazione critica del concetto di decrescita felice dove la pandemia ha fatto da catalizzatore ed acceleratore di processi già in atto da una decade almeno. Le interazioni sui social evidenziano difatti la netta ascesa del trend nell’ultimo biennio, dove l’hashtag #cottagecore ha fatto registrare numeri da capogiro sulle piattaforme più utilizzate dalle nuove generazioni, come Tumblr, Reddit, Instagram e Tik Tok. Uno scossone alimentato dall’esplosione di serie tv a tema: da “Downtown Abbey” a “Bridgetrtown”, passando per gli adattamenti televisivi di due capolavori letterari dell’800 come “Piccole donne” e “Orgoglio e pregiudizio”, è un continuo proliferare di fiction che enfatizzano il peculiare ritmo di vita agreste.

C’è poi da considerare il ruolo giocato dai personaggi più in vista del jet set, spesso inclini a sposare l’ultima moda del momento. Anche a costo di qualche stravaganza come abbiamo visto di recente alle ultime olimpiadi nipponiche, dove il britannico Tom Daley prima di eseguire il tuffo che gli sarebbe valso l’oro, si dilettava nel crochet, ossia lavorando a maglia, in piena sintonia con lo spirito cottagecore. La clausura forzata ha fatto esplodere l’impellente necessità di un contatto più immediato e diretto con la natura, di allentare le morse della frenetica routine quotidiana per riassaporare piaceri vintage, dal retrogusto della generazione dei nostri nonni. Le statistiche degli ultimi trimestri certificano l’esodo verso le aree rurali, alla riscoperta di una dimensione genuinamente bucolica. Sono aumentati vertiginosamente gli acquisti di fabbricati limitrofi ai centri urbani, anche grazie all’incentivo del bonus per la ristrutturazione edilizia. Antichi casali, vecchie stalle o fienili sono così rinati a nuova vita.


IL COTTAGECORE: NON UN SEMPLICE REMAKE DELLO SHABBY CHIC
Il relax tanto agognato nella ricerca di un nuovo contesto, non poteva non condizionare le scelte d’arredo, estremizzando concetti di design già tipici dello stile shabby chic. Dalla tenuità delle cromie, dove a conquistare è la sobria eleganza delle tonalità pastello, alla riscoperta delle tappezzerie ispirate al tema del foliage, fino alla predilezione di tessuti naturali e materiali eco-chic, su tutti il vimini e il rattan, anche il minimo dettaglio nella case cottagecore è concepito per rilassare i sensi e la mente, regalando una piacevole sensazione di accoglienza e calore.

Prima di esaminare nel dettaglio l’arredamento congeniale per ogni stanza della dimora proviamo a riassumere dunque i tratti distintivi dello stile cottagecore.
• La natura torna ad essere al centro della nostra casa in un susseguirsi di piante, decorazioni floreali e, ove possibile, prodotti del nostro orto.
• Complementi d’arredo rigorosamente in legno, preferendo le venature a vista, o altri materiali eco sostenibili.
• Accessori vintage come teiere, ceramiche, tappeti antichi e centrini ricamati in casa.


• Optare per tessuti naturali, come il lino e il cotone, dalle trame botaniche. Uno dei tessuti per eccellenza del filone d’arredo cottagecore è infatti il chintz, un cotone robusto puntellato da orditi floreali: un must have per la biancheria da letto!
• Non può mancare poi il camino, o in alternativa la stufa a legna o a pellet; l’importante è che ci sia una fiamma crepitante a restituire l’idea di accogliente protezione. • Infine la cura del dettaglio per enfatizzare le abilità artigianali; dai fiori freschi recisi nei vasi, alle mensole a vista dove apporre confetture artigianali, passando per i grembiuli ricamati fino ad arrivare a una mise en place ove la facciano da padrone torte e pane appena sfornati.


LA CUCINA: ADDIO ALL’APPROCCIO MINIMALISTA La cucina è il luogo per antonomasia dove ostentare lo stile del nostro arredo, finanche nelle minuzie. A rubare la scena è bene che ci sia una tavola rustica, possibilmente imbandita con le preparazioni del momento.

Una vetrina che faccia da bacheca a spezie, aromi e conserve. Sedie in vimini e soprattutto una pienezza di accessori, ordinatamente in mostra, che restituisca la sensazione di un focolare domestico vissuto.
LA CAMERA DA LETTO: IL TRIONFO DEL ROMANTICISMO La camera da letto omaggia lo sturm und drang romantico, regalando un’atmosfera magica da strutturare anche mediante il ricorso a luci fiabesche.


Gli elementi tessili sono gli assoluti protagonisti dell’arredo, con il trionfo del chintz e di tonalità calde e delicate. L’alcova in legno o in ferro battuto segna poi una tipicità da non eludere, anche se è il ritorno in auge del letto a baldacchino a segnare l’apogeo del romanticismo
IL SOGGIORNO: IL RITORNO DELLA CARTA DA PARATI E DELLA SEDIA DELLA NONNA Nella living room è di tendenza il goth cottagecore, ossia un design dominato dalle tinte dark, partendo dall’accessorio fino ad arrivare alla carta da parati. Per omaggiare le origini britanniche del cottagecore è sempre più in voga mescolare diversi pattern, con la presenza costante del tartan. Il vivere sostenibile è un mantra da rispettare anche in quest’area, ecco perché bisogna optare per complementi d’arredo che abbiano un basso impatto ambientale.

Teche, porcellane, vasi d’antan a circondare un divano avviluppato in calde coperte, possibilmente soffici patchwork e l’immancabile sedia a dondolo in vimini che in un’atmosfera così intima e raccolta torna a trovare la sua raison d’être.
IL BAGNO: IL FASCINO DI UNA VASCA ANTICA Il bagno è il luogo prioritariamente deputato al nostro benessere e come tale necessita di una sfumatura verde che ci riconnetta con la natura e, soprattutto, rilassi i nostri sensi.

Una pianta sul davanzale della finestra, una carta da parati a tema botanico possono rappresentare i giusti espedienti per adornare il nostro bagno in stile bucolico. Il richiamo vintage può essere la vasca da bagno freestanding, con supporti in ottone, da posizionare al centro della stanza o al cospetto di un lavabo classico, in ferro battuto. Un binomio in grado di trasportarci d’incanto ne ”La casa nella prateria”, di ottocentesca memoria. Il ritorno a un passato più felice transita dalle nostre case: scopri il piacere di respirare l’aura del cottagecore, arredando vintage e sostenibile su FeelDesign!