Arredare uno spazio adibito a postazione lavorativa, all’interno delle mura domestiche, è diventata un’esigenza ancor più impellente negli ultimi mesi. Vedremo come ricavare tale spazio, qualora non disponeste di una stanza apposita, e analizzeremo quali elementi non possono proprio mancare in uno studio; quale sia la loro disposizione congeniale; come valorizzare al meglio l’atmosfera tramite la giusta illuminazione; chiudendo con le proposte d’arredo FeelDesign, intervallate dal focus su alcuni brand capaci di arredare con tocco strabiliante il vostro ufficio casalingo.

La nuova normalità, imposta dalle vicissitudini di questo turbolento 2020, ha riportato in auge un ambiente domestico, ritenuto fino ad oggi superfluo o prettamente orientato a una funzione decor: lo studio. Una rinnovata routine scandita e sintetizzata da acronimi come D.A.D. - didattica a distanza - e anglicismi come smart/home working - lavoro agile/da casa -, ci obbliga a strutturare un nuovo spazio all’interno delle mura casalinghe, pensato appositamente per ricreare le atmosfere da ufficio o per fornire ai più piccoli tutto il necessario per studiare.

Arredamento da studio: una scelta in discontinuità con lo stile della casa

La natura poco convenzionale dello studio autorizza scelte d’arredo stilisticamente dissonanti rispetto al resto dell’abitazione. Tale ambiente può infatti essere concepito come blocco a sé stante e la discontinuità stilistica è il miglior modo per rimarcare le peculiarità tipiche di uno studio domestico; una scelta ineludibile soprattutto per chi lavora a contatto con il pubblico, come il libero professionista. La soglia che delimita l’ingresso di uno studio è una sorta di cesura rispetto al resto della dimora, varcata la quale il padrone di casa dismette le vesti da anfitrione, calandosi in un’aura di professionalità.

Le scelte d’arredo per lo studio targate FeelDesign sono focalizzate sulla ricerca del giusto mix di concetti quali: praticità, ordine, funzionalità e quell’immancabile tocco di eleganza in grado di sfumare i contorni di un ambiente che rischia di essere altrimenti eccessivamente spartano. Nel concreto tutto ciò si traduce nella scelta di almeno quattro complementi d’arredo, quattro elementi indispensabili per organizzare al meglio lo spazio: una scrivania, una sedia, una lampada da tavolo e dei contenitori per poter archiviare con disciplina arnesi e scartoffie.

Cosa non può mancare in uno studio:

La scelta del giusto punto luce, l’opportuna nuance della parete, optare per la sedia più consona al contesto e che non stoni con la scrivania scelta; sono tutti dettagli di capitale importanza per comporre un contesto focalizzato su confort e concentrazione.

La scrivania:

Non tutte le dimore hanno una planimetria e una metratura tali da poter predisporre uno spazio appositamente dedicato allo studio. Con un po’ di inventiva e qualche piccolo espediente per ottimizzare le risorse si può ovviare all’assenza di un ambiente strutturalmente separato dal resto della casa. Come extrema ratio basterebbe un angolo sfasato della parete, inserendo una scrivania su misura e una sedia maneggevole e reclinabile, in due passaggi immediati ecco configurato un piccolo privée, destinato al lavoro. È importante che la profondità del piano lavoro, scrivania o consolle, sia di almeno 60cm, in modo da garantire un comodo appoggio per il laptop; parimenti è bene porre la struttura ad un’altezza di70/80cm da terra, così da potersi sedere comodamente. L’intento è di strutturare un angolo in cui ergonomia e comodità si fondano, regalandoci la giusta atmosfera per incentivare l’impegno.

La sedia:

Nel catalogo di FeelDesign troverete collezioni di sedie per tutti i gusti e le esigenze. Il nostro consiglio è quello di propendere per una seduta con schienale reclinabile, girevole, regolabile in quanto ad altezza. Il modello standard da ufficio, a quattro razze, può rappresentare una soluzione intrigante; un primo tassello per replicare un tipico contesto lavorativo. Magis è il brand perfetto per chi cerca sedie e poltrone dal design caratteristico, inimitabile.

Task-light: come scegliere la giusta illuminazione per lo studio

Per ciò che concerne l’illuminazione è auspicabile ricercare soluzioni che non affatichino ulteriormente la vista, già provata dal prolungato contatto con personal computer e altri device. Se possibile, la giusta collocazione di uno studio domestico è dunque in corrispondenza di una fonte di luce naturale. Qualora la struttura dell’appartamento non lo consenta, l’escamotage è rappresentato dal giusto connubio tra luce d’ambiente e lampada da tavolo; optiamo per una task light dimmerabile e direzionabile, così da registrare l’adeguata intensità luminosa e da evitare fastidiosi riflessi. L’abbinamento cromatico delle pareti è altrettanto importante per evitare distrazioni. Se l’attività professionale vi vede coinvolti in un approccio diretto e quotidiano col cliente, il bianco è la tonalità in grado di trasmettere rassicuranti sensazioni di efficienza, ordine e pulizia. In generale andrebbero evitate le stravaganze; non è il contesto ideale ove osare bizzarrie cromatiche. Se l’arancione può essere un’ottima scelta, dato che stimola l’attività mnemonica, altrettanto non può dirsi del rosso o delle tonalità troppo accese poiché tendono a deviare l’attenzione. Le stampe, piccole bacheche o i classici poster motivazionali sono una valida alternativa per dare un tono meno austero alla stanza.

Cassetti, mensole, librerie: strutture per contenere e archiviare

L’ultimo complemento che non può proprio mancare in uno studio domestico è una struttura in grado di contenere e archiviare; una cassettiera, una libreria, delle mensole. Soluzioni ugualmente valide che, in funzione dello spazio, possono essere alternative o diventare complementari.  Le mensole a muro economizzano al meglio gli spazi; una libreria bifacciale che copra tutta la verticalità della parete è l’opzione più suggestiva per ritagliare un ambiente circoscritto in un open space.  Tra i prodotti delle collezioni Pezzani troverete ingegnose soluzioni salva-spazio; complementi d’arredo dall’eleganza geometrica che si sposano ottimamente con i comodini in legno della collezione Tiffany, targata Tonin Casa.

Vediamo ora qualche percorso d’arredo per ammobiliare con gusto uno studio domestico dalle ampie dimensioni.

Come arredare uno studio classico

Un approccio tradizionale prevede la centralità della libreria e della scrivania, rigorosamente in legno massello. Uno studio arredato in maniera classica è infatti una sorte di crocevia tra spazio dedicato al lavoro e biblioteca personale. Arredi dallo chassis imponente da puntellare con una task light retrò, per strutturare uno spazio dove anche la meticolosa collocazione del singolo libro e di ogni altro complemento, ha una sua funzione decorativa. Per chi desidera trasmettere all’ospite sensazioni di rigore ed eleganza consigliamo le iconiche poltroncine griffate Connubia il giusto contraltare che ben si amalgama con una scrivania di design.

Come arredare uno studio moderno

Uno studio dal carattere moderno può essere viceversa declinato in più accezioni. Se è pensato come spazio da dedicare alle nuove esigenze della didattica a distanza, andrà prestata particolare attenzione alla sedia, onde evitare posture scomposte a cui sono spesso soggetti i più giovani. Tonalità graziose, vivaci e complementi d’arredo, al contempo sfiziosi e utili, come può essere un mappamondo, aiuteranno a creare l’atmosfera propizia allo studio. I prodotti delle collezioni Plank hanno un design eccentrico, cool; l’ideale per vivacizzare con stile l’ambiente.


Tra le tendenze più in voga, come visto anche nei precedenti post, FeelDesign consiglia il concept industrial. Uno stile d’arredo che giostra sul contrasto tra vintage e moderno, dai materiali ai colori scelti. Una miscela di ruvido legno e vetro grezzo, di sfumature purpuree e complementi d’arredo provenienti da differenti epoche; un compasso, un orologio a parete con i numeri romani, un sestante, una macchina da scrivere ad affiancare gli immancabili computer, stampanti e altre periferiche a vista. Le scrivanie Kartell, brand da sempre all’avanguardia nella sperimentazione di nuovi materiali, sono una soluzione affascinante.

Se lo spazio lo consente, optare per l’acquisto di una scrivania più lunga del consueto può essere una comoda soluzione per approntare una doppia postazione lavorativa; gli sgabelli e le sedie griffate Pedrali grazie a un design netto, incisivo, inconfondibile andranno a completare alla perfezione l’ambiente.  Infine, la pianta non è un orpello decorativo da relegare esclusivamente in uno spazio outdoor; in presenza della giusta luce, posizionare qualche pianta grassa all’interno di uno studio domestico può essere una piacevole opzione per abbellire la stanza, rendendone più rilassante l’atmosfera.

L’home working è il nostro presente: con FeelDesign sarà più semplice arredare lo spazio del nostro lavoro.