La sedia è da sempre il laboratorio preferito dai designer, per sperimentare soluzioni innovative.  In qualità di ‘icona del design’ può essere considerata il primo tassello da cui partire per rinnovare lo stile d’arredo della propria casa. Vedremo le dimensioni congeniali per una seduta che sia pienamente confortevole; esamineremo come scegliere l’adeguato materiale e quali modelli ben si sposano nei diversi ambienti domestici. Dopo una fugace escursione tra le ultime tendenze del momento, andremo a ripercorrere la genesi di alcune tra le sedie che maggiormente hanno influenzato i percorsi d’arredo negli ultimi cinquant’anni

“Le sedie sono testimoni importanti del loro tempo. Ciò è vero indipendentemente dal fatto che esprimano la moda di una tendenza momentanea o rappresentino un'idea epocale. Sono ritratti dei loro utenti e riflessioni sui metodi di produzione da cui emergono. Così siamo in grado di percepire e comprendere un'epoca – la sua organizzazione sociale, i suoi materiali e la sua tecnologia, i suoi gusti estetici – osservando le sue sedie. Direi persino che le sedie sono più sfaccettate rispetto a qualsiasi altro oggetto quotidiano. " Rolf Fehlbaum, Presidente emerito di Vitra, presenta con tali parole l’inedito lungometraggio ‘Chair Times’, la prima pellicola interamente incentrata sulla storia della sedia moderna, dal XIX secolo ai giorni nostri.

 

LA SEDIA NELLA STORIA: DALLE PRIME PRODUZIONI IN SERIE ALLA STAMPANTE 3D

La sedia è difatti il complemento d’arredo per antonomasia, longeva struttura di design puntualmente rivisitata nel corso dei secoli. La sedia ha un’indole aristocratica fin dalla genesi, concepita per la comodità e per il fregio di nobiltà e clero. Riprendendo le parole di Fehlbaum, nell’evoluzione progettuale della stessa si intravede il fil rouge della Storia del design; la sedia è la cartina di tornasole che registra la correlazione tra processo di produzione e differente approccio stilistico. La peculiare produzione tipica di un’epoca spesso si riflette anche nelle diverse forme dell’oggetto; un viaggio nel design che segue il binario parallelo tracciato dai processi di industrializzazione e che oggi consente una rapida stampa tridimensionale delle visionarie intuizioni dei più geniali designer.

Una sedia di design ha le potenzialità per tramutarsi nel tanto agognato ‘effetto wow’: il complemento d’arredo in grado di valorizzare uno specifico ambiente, di esaltare lo stile e il carattere di una stanza. Consci di quanto tale scelta possa rivelarsi cruciale nel percorso d’arredo di una dimora, ecco dunque il vademecum pensato da FeelDesign; qualche pratico suggerimento che potrà facilitarvi nella selezione.

LE CARATTERISTICHE DI UNA BUONA SEDIA: ERGONOMIA E CONFORT

Una seduta deve essere prioritariamente comoda e funzionale. E’ preferibile optare per un modello ergonomico, dove la sagoma dell’oggetto assecondi le fisiologiche inclinazioni e posture del corpo; un modello pratico e maneggevole, che sia possibile spostare agevolmente; e last but not least un modello che ben si amalgami con la geometria del tavolo in modo che il combinato disposto non evidenzi sfasature di proporzioni. Tradotto in cifre, ciò significa che una seduta per essere confortevole deve preservare uno spazio di 30cm rispetto al piano di appoggio del tavolo, che solitamente si eleva fino a 75cm da terra (nei modelli più antichi fino a 80cm da terra). La sedia ideale deve essere leggermente più elevata rispetto al bordo superiore del tavolo; possiamo dunque orientarci sui 90cm complessivi, 40-47cm da terra, con uno schienale all’incirca di 40cm. Giostrando sulla dimensione della larghezza, che oscilla orientativamente in un range di 38cm/50cm, è invece possibile alleggerire la struttura, optando per una seduta  più larga nella parte anteriore; la migliore soluzione per il supporto lombare. Discorso analogo può esser riproposto per lo schienale; per limitare l’impatto estetico di una verticalità volutamente in eccesso si ricorre a un design curvo, sinuoso. Uno schienale avvolgente ben si presta anche ai modelli di seduta con braccioli in dotazione, 20cm di estensione media al di sopra della seduta, non sempre indispensabili; un complemento d’arredo elegante, un crocevia tra sedia e poltroncina. Perché nella sedia la funzione spesso trascende in decor.

QUALE MATERIALE SCEGLIERE?

Sotto il profilo decorativo non si può ovviamente prescindere dal materiale d’elezione. In commercio esistono sedie di ogni tipo: legno, cuoio, resina, vimini, tessuto, fibra di legno, plexiglass, rattan, pelle ed ecopelle, acciaio o alluminio. Le sedie in pelle, ecopelle o in tessuto sono più morbide, predisposte per garantire la migliore ergonomia possibile. Anche le imbottiture più rigide e meno malleabili, tipiche delle sedie in cuoio o in cuoio rigenerato, tendono all’ergonomia ricercandola in una progettazione più flessibile. Processo ancora più evidente per le sedute in legno, materie plastiche o metallo, laddove la sagomatura è l’espediente che genera l’indispensabile comodità. Tra le tendenze produttive più in voga spicca il risalto dato ai polimeri tecnologici; materiali sintetici in grado di riprodurre i virtuosismi estetici tipici del rattan naturale, garantendo in aggiunta una particolare resistenza a calore, umidità e gelo, essendo inoltre privi di tossicità, completamente riciclabili e lavabili, per giunta. La descrizione ideale per il giusto complemento d’arredo per outdoor.

LA GIUSTA SEDIA DI DESIGN PER OGNI AMBIENTE

Perché esiste la giusta sedia per ogni contesto, per ogni ambiente: sedie destinate ai momenti della convivialità, sedie che ben ci predispongono al lavoro o allo studio, sedie che esaltano gli spazi esterni. Per gli ambienti open space, luogo delle soirée domestiche, scegliamo una sedia confortevole; struttura in legno o in metallo, possibilmente corredata di braccioli e cuscino per rendere ancor più gradevole la conversazione post prandiale. Spazi esigui viceversa non devono essere necessariamente precludere la possibilità di invitare a cena gli amici; la sedia pieghevole è un grande classico per sistemare brillantemente la situazione. Se la praticità si risolve poi nella scelta di una rivisitazione dello storico modello della ‘sedia da regista’, progettato da Mogens Koch nel 1932, l’ammirazione degli astanti non potrà che esser tangibile. Comodità ed ergonomia devono essere i criteri guida nella selezione della sedia da collocare in uno studio: schienale reclinabile, girevole, regolabile in quanto ad altezza. Il modello standard da ufficio, ad esempio, riproduce un tipico contesto lavorativo, creando un ambiente propizio alla concentrazione. In cucina è bene evitare materiali come il tessuto o il cuoio; nonostante l’indubbia eleganza, la loro intrinseca delicatezza mal si concilia con la presenza di un desco nelle vicinanze. Meglio ricorre a materiali come la plastica o il metallo, più semplici da pulire. Lo spauracchio della macchia è ciò che induce inoltre a suggerire una scelta cromatica che eviti le tonalità troppo chiare.

TAVOLO MINIMALE E SEDIE SPAIATE: LE ULTIME TENDENZE STILISTICHE

Focus a parte merita l’odierno rapporto che vige tra tavolo e sedie; dopo decenni in cui le tendenze del design imponevano scelte stilistiche in continuità, ultimamente anche questo tabù è stato infranto. Anzi, gli ultimi trend registrano una costante inclinazione al contrasto tra i due complementi d’arredo. Un tavolo dallo stile imponente deve essere così sugellato da sedie discrete, mentre sedie iconiche possono abbinarsi con un tavolo dal design minimal, sobrio. Il contrasto può essere ottenuto anche grazie a una sapiente scelta delle nuance. Da registrare come anche le stesse sedie intorno a un tavolo possano differire tra loro, pur mantenendo un tratto distintivo comune ( colore, materiale o stile). Un’anarchia controllata; uno stile solo all’apparenza casual, ma in realtà ricercato in ogni dettaglio.

LE SEDIE ICONICHE

In chiusura una breve panoramica su alcune sedie di design in grado di emozionare e che sono disponibili su richiesta nel catalogo FeelDesign.

Sedia Thonet. Una storia di dedizione, di ricerca e di sperimentazione; ed infine ecco che l’intuizione finalmente viene circoscritta entro forme ben precise. Struttura in legno di faggio e sedile in paglia di Vienna. Il fascino di una mitteleuropa ormai scomparsa vive ancora nelle celebri curve che hanno incantato il mondo del design.

Sedia Windsor. L’origine del peculiare schienale che ricorda la trama di uno scudo intrecciato, si perde nella notte dei tempi. Dalla vecchia Albione al Far West, un’epopea lunga tre secoli e che ancora non ha scalfito l’aura di una sedia dal design sapiente e dalla proverbiale comodità.

Sedia Wishbone Una sedia non deve avere una parte posteriore: deve essere bella da qualunque lato la si ammiri.” Nel pensiero del suo progettista, Hans J. Wegner, è racchiuso il concetto che sostanzia la creazione di una sedia emblema di imperitura eleganza. Lo schienale a forma di Y è funzionale e delizioso; un tratto grafico netto e definito, tratto caratteristico del design scandinavo.

 Sedia Eames: Dsw chair. Tra i pezzi più venduti in assoluto delle collezioni Vitra, nel suo acronimo - Dining Chair with armrests and Wooden legs-­ rivela le peculiarità che lo hanno reso immortale; braccioli e gambe in legno che sostengono una forma a semi guscio, dal contorno sinuoso e unico.

Sedia Panton. Un singolo pezzo in polipropilene, progettato con linee antropomorfe; una S che accompagna la sagoma dei nostri corpi e che da oltre sessant’anni è protagonista nelle case di tutto il globo.

Sedia Serie 7.Una scocca continua, modellata alla perfezione grazie alla tecnica della laminazione. Altra icona del design scandinavo, ideata da Arne Jacobsen, uno dei più fecondi e talentuosi designer che il novecento ricordi.

Sedia Louis Ghost. Kartell ha voluto rendere omaggio allo storico scranno di Luigi XV, emulando lo stile barocco in una poltroncina in policarbonato trasparente, modellata partendo da un unico stampo.

Sedia Cesca. Un’idea partorita nel 1928 dalla concezione futuristica di Marcel Breuer. I migliori ritrovati della tecnologia dell’epoca per realizzare un telaio tubolare in acciaio a supporto di schienale e seduta, dove vengono riproposti i classici intrecci in paglia di Vienna, per un contrasto dall’esito strabiliante nel suo insieme.

Sedia Tolix. Iconico lascito del designer francese Xavier Pauchard da sempre puntello ineludibile in ogni ambiente che voglia ricalcare un design industriale.

Nessun timore, dunque; con FeelDesign potrete scegliere ‘sedendo sugli allori’.