Louis Poulsen Articoke

La compagnia fu avviata nel lontano 1874, su iniziativa dell’imprenditore Ludvig R. Poulsen, inizialmente orientato a limitarsi all’importazione di vini. E’ solo diciotto anni più tardi che l’azienda diversificherà il proprio business, ampliando l’ offerta con la vendita di strumenti e forniture elettriche. Con il decesso del patriarca nel 1906, è il nipote Louis a prendere le redini dell’azienda di famiglia.

Il cambio di marcia avviene nel 1924 e, anche in questo caso, è la preziosa collaborazione con un visionario designer  a fungere da volano di crescita esponenziale per il fatturato e per la notorietà internazionale del marchio. Già dall’esordio si intuisce che la partnership tra Poulsen e Paul Henningsen sarà foriera di grandi successi: in due edizioni consecutive dell’ Exposition Internationale des Arts Decoratifs & Industriels Modernes, le lampade griffate Henningsen fecero incetta di premi e prestigiosi riconoscimenti.

Un ulteriore step di crescita comincia con l’acquisizione nel 1941 dell’opificio Laurits Henriksen, specializzato nella lavorazione dei metalli. La Storia racconta di un aneddoto che ben esemplifica il peso specifico del Brand. Mentre infuriava il secondo conflitto globale e i danesi vivevano con l’incubo costante di un raid della LuftWaffe, una lampada realizzata dall’azienda Louis Poulsen fu al centro di estemporanee oasi di pace all’interno di una spaventata Copenaghen. L’innovativo design presentava un inedito sistema di triplice ombra che garantiva, all’interno dei Gardens cittadini, un sistema di illuminazione soffusa non intercettabile dalla flotta aerea tedesca.

Louis Poulsen Articoke

La possibilità di una costante sperimentazione, alla ricerca della lega perfetta per esaltare la creatività di Henningsen, fu il terreno di coltura entro il quale germogliò la creazione più azzeccata dell’intera  secolare collezione Louis Paulson: nel 1958 il mondo assistette al lancio della Paul Henningsen 5. Venne immediatamente ribattezzata PH5 e nel codice alfanumerico, divenuto emblema di uno dei pezzi più gettonati di sempre sul mercato mondiale del design per illuminazione, il 5 è l’esplicito riferimento ai 50 cm di diametro della lampada; perché una delle molteplici peculiarità della PH5 è lo standard delle dimensioni entro cui disporre una rigorosa composizione geometrica che genera l’alone unico di questa eccezionale lampada.

In quegli anni il fervido genio di Henningsen raggiunse la sua massima espressione e, nelle sue successive varianti della PH5, troviamo i pezzi più iconici che hanno segnato, e continuano a farlo, il mondo delle lampade. La PH Artichoke venne progettata dal designer su commissione del ristorante Langelinie Pavillonen di Copenhagen. Grazie all’innesto di foglie in rame, dotate di un caratteristico riverbero rosa all’interno, la sorgente di luce riusciva a conferire all’ambiente una tonalità calda e accogliente. Altro best seller del catalogo è la Ph5 laton, con Schermi di ottone grezzo e strati di nivea nuance, a conferma della visionaria concezione della luce di Henningsen.

Louis Poulsen PH5

Nel 1987 la Louis Poulsen, quotata al Copenaghen Stock Exchange già da un decennio, ha registrato un fatturato  di un miliardo di marchi danesi ed è ancora oggi una delle aziende leader nella produzione di lampade d’eccellenza, grazie alla collaborazione di top designer del calibro di  Anu Moser, Arne Jacobsen, Christian Flindt, Clara von Zweigbergk, GamFratesi, Louise Campbell, Mads Odgård, nendo – Oki Sato e altri ancora. Per continuare a illuminare nella scia di una tradizione che solo Paul Henningsen poteva immaginare.